Gli astrologi e l'oroscopo di rivoluzione

Abû Ma’shar al-Balhî, Albumasar (787-886): "Stando il Sole in un dato luogo al tempo della nascita e muovendosi lungo lo zodiaco ed avendo attraversato 360 gradi ed essendo ritornato alla primitiva posizione dopo 365 giorni ed una frazione, si compie per il nativo un anno ed un altro anno ha inizio (De revolutionibus nativitatum).
Come ci ha trasmesso Francesco Giuntini gli Arabi avevano due tecniche per le rivoluzioni annuali:
• la prima conservava la domificazione della nascita collocandovi i pianeti di transito nel giorno dell'anniversario (solo il Sole aveva la stessa posizione di nascita);
• la seconda si basava sulla profezione: il tema di rivoluzione avanzava di una casa per anno;

Gerolamo Cardano (1501-1576): “Della rivoluzione dell'anno, se ne dà una rispetto...alle geniture, ed è il ritorno al punto precedente con l'aggiunta però di quella parte dell'eclittica, quanta ne può compiere il Sole in un giorno naturale” (Aforismi astrologici);

Francesco Giuntini (1522-1590): "Nelle rivoluzioni di natività, ogni anno solare corrisponde ad un intero Segno, cominciando dal grado dell'Ascendente di nascita". (Tractatus iudicandi revolutiones nativitatum);

Jean-Baptiste Morin de Villefranche (1583-1656): “...ho chiarito per primo che le rivoluzioni devono essere redatte per il luogo in cui la persona viene a trovarsi all'inizio della rivoluzione...” (Commenti Astrologici);

H.Freiherr Von Klöckler (1896-1950): “L'oroscopo solare si calcola ...per il luogo in cui il destinatario della previsione si trova in quel momento a risiedere...in stretta connessione e costante raffronto con il tema natale” (Corso di Astrologia);

Henry-J.Gouchon (1898-1978): “...non bisogna mai affidarsi unicamente ad una R.S. per formulare una deduzione importante; sembra indispensabile ricollegarla ad altre influenze, soprattutto alle direzioni” (Dizionario di Astrologia);

Alexandre Volguine (1903-1977): “Le Rivoluzioni Solari si rivelano il sistema più completo per determinare non solo gli avvenimenti maggiori, ma anche quelli quasi insignificanti dell'anno, che sfuggono alle direzioni primarie, secondarie e simboliche...dobbiamo attirare l'attenzione degli astrologi sulla necessità di stendere temi annuali non per il luogo di nascita ma per quello in cui si trova il soggetto al momento del suo anniversario.” (Tecnica delle Rivoluzioni Solari);

Tommaso Palamidessi (1915-1983): "Il valore di questo tema ausiliario ed il suo confronto con quello di nascita, servono a determinare i periodi buoni e cattivi dell'anno in questione...Se un individuo si trovasse in pieno Oceano Pacifico la carta andrebbe calcolata per la posizione geografica in cui si troverebbe la nave" (Il corso degli astri e le malattie nell'uomo);

Andrè Barbault (1921): “E' semplicemente la carta del cielo classica, composta per un determinato anno e per il luogo in cui l'individuo si trova nel giorno dell'anniversario astronomico, cioè al momento del ritorno del Sole sulla posizione natale” (Trattato pratico di astrologia);

Angelo Brunini: “Tutti gli oroscopi di rivoluzione vanno stesi per le coordinate del luogo di nascita e non del luogo di residenza, come alcuni astrologi vorrebbero” (L'avvenire non è un mistero);

Federico Capone (1923-2001): “Personalmente ritengo motivo dei calcoli soltanto e sempre il luogo di nascita, anche se è avvenuto in pieno oceano” (Piccolo manuale di astrologia);

Lisa Morpurgo (1923-1998): "La mia nota avversione per le Rivoluzioni Solari dipende non solo dalle loro pretese scaramantiche, ma anche dal fatto che ritagliano una porzione di tempo, un anno, isolandola da tutto il resto e ignorando l’ininterrotta corrente di eventi che ci ha portato fino a oggi" (le simbologie come bersaglio variabile dei transiti - congresso cida - milano - 17 marzo 1996);

Marie Therese des Longchamps: “Per studiare qualsiasi evento in una rivoluzione Solare non bisogna mai dimenticare di riportarsi al tema natale, in quanto questo evento è già programmato alla nascita” (Le Rivoluzioni Solari in Astrologia);

Grazia Bordoni (1945): “...la R.S. è, prima di tutto, un transito. Molti trascurano completamente l'osservazione degli aspetti del tema di R.S.. A mio avviso contano invece molto...” (Come interpretare la Rivoluzione Solare e dormire bene di notte);

Ciro Discepolo (1948): “La R.S., non mi stancherò mai di dirlo, non si può leggere come un cielo natale, ed ecco perchè mi sono dovuto “rompere molte ossa” prima di capire che un Ascendente in prima radicale è altrettanto esiziale dello stesso nella dodicesima o nella sesta Casa di nascita...”(Nuovo Trattato delle Rivoluzioni Solari);

L.Livaldi Laun (1956): “...penso che una rivoluzione solare debba sempre essere eretta per il luogo di permanenza...una rivoluzione solare è valida solo se essa viene considerata in relazione all'oroscopo radicale” (La Rivoluzione Solare);